Gela. L’atteso intervento di dragaggio ha inquinato il mare. I tecnici dell’Azienda sanitaria provinciale hanno riscontrato un inquinamento chimico per la presenza di tensioattivi, ammoniaca e fenoli.
Il comandante della capitaneria di porto, Emiddio Greco, ha segnalato tempestivamente il disagio al sindaco Angelo Fasulo che “solo” ieri mattina è intervenuto imponendo il divieto di balneazione.
“In via precauzionale – spiega il primo cittadino – ho firmato un’ordinanza di divieto di balneazione per il tratto di litorale che va da 570 metri ad ovest del fiume Gela al braccio di levante del porto rifugio. L’ordinanza resterà in vigore fino a quando non verranno comunicati esami rientranti nei parametri di legge”.
Il dipartimento di igiene pubblica era intervenuto a seguito di una segnalazione dei cittadini i quali ipotizzavano un eccessivo inquinamento a mare puntando l’indice proprio contro la sabbia dragata dai fondali all’imboccatura del porticciolo e scaricata nella baia naturale a levante del porto.
I campioni di acqua di mare prelevato lo scorso 28 settembre dai tecnici dell’ufficio igiene dell’Asp ha permesso di accertare un inquinamento di tipo chimico. Sulla vicenda erano intervenuti anche i militari della guardia costiera, investiti dall’esito positivo all’inquinamento chimico degli esami effettuati dal personale del distretto sanitario dell’Asp. Rimane la certezza che sono stati i bagnanti a denunciare l’inquinamento a mare, perché il tratto di mare antistante tra l’ex lido la Conchiglia e il porto rifugio stesso si presentava di un colore strano, dal marrone scuro al color pece. Tra i bagnanti c’era anche l’ex assessore Orazio Rinelli. “Se la responsabilità è dell’impresa – dice – è giusto che qualcuno faccia rilevare questa anomalia e fermi tutto questo”. La temperatura permette infatti ancora di andare in mare e non appare normale il fatto che per liberare i fondali del porto rifugio si arrivi al punto di scaricare la sabbia nel golfo che si affaccia sul Mediterraneo”.
Da ieri, invece, il sindaco è stato costretto a imporre il divieto di balneazione. Intanto, ieri, il comandante della Capitaneria di porto ha tracciato il bilancio dell’attività estiva, con 460 controlli effettuati, 5 sanzioni elevate, un sequestro amministrativo e un reato, oltre a 4 soccorsi a natanti in panne. Sono stati rilasciati 31 bollini blu e multate 10 acquascooter sorpresi sottocosta. Individuate e multate anche due pescherie e altrettanti ristoratori per mancata tracciabilità e etichettatura del pesce.