Gela. E’ ufficialmente partito l’iter che dovrebbe condurre al rilascio della valutazione di impatto ambientale per un impianto di termo ossidazione dei rifiuti, che il gruppo Energika srl intende realizzare in città. Si tratta di una delle aziende interessate ad investire, tra le altre cose, nelle aree dismesse di Eni. I funzionari dell’assessorato regionale territorio e ambiente–servizio1 hanno emesso una comunicazione ufficiale, destinata non solo all’azienda ma anche a tutti gli enti interessati, compreso il Comune. L’istanza per l’avvio della verifica di compatibilità ambientale era stata presentata dai manager due anni fa. Adesso, l’iter entra nel vivo. L’impianto, stando ad alcuni dati resi pubblici, dovrebbe trattare fino a 50 mila tonnellate all’anno di rifiuti. Quando iniziarono ad emergere i primi particolari del progetto, i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle chiesero all’amministrazione comunale di riferire.
Già all’epoca, il vicesindaco Simone Siciliano si disse favorevole alla realizzazione dell’impianto, che si va ad aggiungere a quello di Petroltecnica, destinato invece alla lavorazione di rifiuti speciali e terre di bonifica. Con l’avvio della procedura, spetterà ai tecnici palermitani verificarne l’eventuale compatibilità ambientale. Di certo, il ciclo dei rifiuti continua a fare gola e nell’area locale le aziende interessate ad investire sembrano pronte a sfruttare i nuovi sistemi di trattamento. Un’altra “bomba” ecologica? Per ora, industria e trattamento dei rifiuti sono tra le poche carte economiche nelle mani anche dell’amministrazione comunale. Nessuno, fino ad ora, è riuscito a concretizzare l’alternativa, tanto decantata dai palchi elettorali.