Gela. Gli alleati di centrodestra li aspettano al varco, soprattutto dopo la “svolta” di Forza Italia (che si è schierata ufficialmente contro l’amministrazione Messinese e per la sfiducia). I consiglieri di Nello Musumeci devono assumere una posizione chiara rispetto ai loro rapporti con la giunta. Pro oppure contro? Anche in casa centrodestra, c’è il sospetto che i fedelissimi del presidente, seppur in sordina, stiano appoggiando l’amministrazione comunale. Subito dopo il suo ingresso in giunta, tanti hanno sostenuto che l’assessore Giovambattista Mauro sia stato indicato proprio da DiventeràBellissima. Ipotesi invece sempre esclusa dai consiglieri comunali Vincenzo Cascino, Giovanni Panebianco e Anna Comandatore. Forza Italia sta trainando la pattuglia di centrodestra, dopo essersi messa alla testa del nuovo fronte della sfiducia. Energie per l’Italia, invece, è ancora ad un bivio. Se l’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Di Dio dovesse accettare la proposta di Messinese, diventando assessore, allora il gruppo consiliare dovrebbe prendere le distanze dall’opposizione. La Lega, invece, sembra ormai seguire la scia della sfiducia così come Noi con l’Italia.
L’enigma rimane DiventeràBellissima. A quanto sembra, i “turbamenti” di giunta non sono sfuggiti al presidente della Regione Nello Musumeci. Domani, a Catania (salvo rinvii dell’ultimo momento), il presidente avrà un incontro con il capogruppo del suo movimento in consiglio comunale. Vincenzo Cascino, da anni ormai è un suo uomo di riferimento in città. Non è chiaro su cosa verterà il faccia a faccia, ma di certo Musumeci potrebbe tracciare la linea politica da seguire. In questo caso, volenti o nolenti, i tre di DiventeràBellissima dovranno conformarsi alle indicazioni. Il presidente della Regione darà il via libera ad un eventuale ingresso in giunta del suo movimento, magari con qualche tecnico? L’ipotesi non è così a portata di mano e anzi il leader potrebbe accodarsi a quanto già deciso dai deputati forzisti, che in città hanno deciso di sfiduciare Messinese. Nulla, però, è dato per scontato.
