Gela. Il Gela è regolarmente iscritto al campionato di serie D ma adesso chiede aiuto alle forze sane della città. La dirigenza ha deciso di affidare al vice presidente Fabio Fargetta le relazioni esterne per ricreare un rapporto con tutto l’ambiente, dalla tifoseria all’amministrazione comunale. Un compito non facile quello di riportare serenità ed entusiasmo in un ambiente depresso ma che parte da una certezza assoluta: il campionato di serie D.
I rapporti con il Comune
Il primo passo è stato quello di incontrare la giunta. Stamattina quasi due ore di incontro tra Fargetta ed il team manager Umberto Cuvato con il sindaco Messinese e gli assessori Mauro e Granvillano. Si è parlato ovviamente dello stadio. La società chiede rassicurazioni per due ordini di motivi: la chiusura di importanti contratti con società che intendono sponsorizzare i loro brand e poi perché tecnici e direttori sportivi contattati hanno chiesto prima ancora di parlare di soldi e calciatori le condizioni del Presti per allenamenti e gare ufficiali.
La questione stadio
Il Comune ha dichiarato di poter garantire quegli interventi necessari (spogliatoi, sala stampa, manto erboso, gradinata e curva) in tempi rapidi. Sulla tribuna c’è solo l’incognita enti terzi, ovvero Genio Civile e Vigili del Fuoco. Si proverà a sistemare tutto entro il 2 settembre, data di inizio della stagione. Le parti si aggiorneranno lunedì e poi fra 10 giorni nuovo incontro.
Salviamo il delfino biancazzurro
L’avvocato Fabio Fargetta ha lanciato un appello alla città. “Bisogna scindere la proprietà dei Mendola con la società Gela Calcio. La famiglia ha salvato il calcio per il terzo consecutivo in questa città ma bisogna rendersi conto delle difficoltà. E’ ora di smetterla del tutti contro tutti. Remiamo tutti dalla stessa parte altrimenti non ce usciamo più. Ognuno provi a dare un contributo senza guardare al passato. Servono segnali positivi. La società ne ha lanciato già uno. La Sital, società di riferimento della famiglia Mendola, acquisterà 300 abbonamenti che regalerà poi ai bambini segnalati dalle chiese di Gela. Li doneremo al vescovo. Non ci servono grandi numeri ma solo incoraggiamenti. Imprese che acquistino abbonamenti per i propri dipendenti e perché no, anche assessori e consiglieri comunali, commercianti, gli ordini professionali. Noi stiamo continuando a fare la nostra parte, con sforzo e sacrifici. Servono atti d’amore. Ricominciamo da oggi. Insieme, società, comune, tifosi, stampa e imprenditori. Il Gela è dei gelesi che amano il calcio”.
L’aspetto tecnico
Fargetta non ne ha parlato ma una cosa l’ha detta. “I tempi del calcio non coincidono con la politica. Lo sappiamo bene. Siamo in ritardo. Ma non siamo con le mani in mano e le idee sono chiare. Ci servono però alcune certezze”.
Secondo alcuni rumors sarebbe Alessandro Bonaffini il prescelto per la guida di direttore sportivo benché i contatti con Giuseppe Cammarata e Giovanni Martello siano stati continui.