Gela. La chiusura della prima intesa di giunta, con l’ex dem Giuseppe Licata che è ufficialmente un nuovo assessore del sindaco Domenico Messinese, si è fatta sentire anche in consiglio comunale, nel corso della seduta di questa sera. Prima di trattare gli atti relativi alla vicenda Ghelas, compreso il nuovo statuto, il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano sono stati subissati da attacchi partiti da ogni fronte. “Consiglierei al sindaco – ha detto il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta – di pensare alla nomina in giunta di qualche altro ex candidato alle elezioni di tre anni fa. Tanto, ormai, li sta nominando tutti. Veniamo presi in giro, politicamente, dall’ex presidente di un comitato di quartiere, poi defenestrato, e finito a fare il sindaco. Purtroppo, c’è chi fa il suo gioco ma Licata farà la fine di tutti i predecessori, schiacciato dal duo Messinese-Siciliano. Invito il consiglio ad avere uno slancio di orgoglio e a sfiduciare questa giunta”. Dai banchi di Forza Italia, il capogruppo Salvatore Scerra si è affrettato a prendere le distanze dal neo assessore Licata, che tanti danno in “quota” Mancuso. “Forza Italia non ha rappresentanti in giunta – ha detto – non mi piacciono i trasformisti dell’ultima ora. Noi non riconosciamo l’avvocato Licata, che invece è in assoluta continuità con la precedente amministrazione Fasulo. Siamo per la sfiducia e apprezzo l’iniziativa di tanti altri colleghi. Ormai, il sindaco nomina in giunta quelli che fino a qualche tempo fa accusava di aver danneggiato la città”. Il fronte della sfiducia, almeno sulla carta, appare sempre più nutrito. “Forse, Licata si è sbagliato – ha attaccato Carmelo Casano – visto che alle amministrative ha sostenuto un programma contro Messinese ed ha appoggiato il suo avversario politico, l’ex sindaco Angelo Fasulo”.
Pesante è stato l’affondo del capogruppo di Sicilia Futura Giuseppe Ventura, da sempre spalla politica del neo assessore Licata. Le strade dei due ex dem, però, difficilmente potranno tornare ad incrociarsi. “Questa giunta acquista e vende persone. Fa compravendita, dietro non solo quali promesse – ha detto – sono profondamente deluso dalla scelta dell’assessore Licata. Serve la sfiducia, anche per capire chi sono quei consiglieri che in aula si dicono all’opposizione e poi nella stanza del sindaco diventano maggioranza”. I grillini del Movimento cinque stelle sono pronti a sostenere qualsiasi iniziativa che porti ad elezioni anticipate. “Finalmente, dopo tre anni, tanti consiglieri si accorgono che questo sindaco ha tradito la città – ha detto la capogruppo Virginia Farruggia – insieme ai nuovi assessori, il sindaco dovrebbe presentare in aula anche i consiglieri che lo sostengono”. L’indipendente Angela Di Modica non lascia spazio ad altre soluzioni, la giunta va sfiduciata. “Senza se e senza ma – ha detto – da dicembre ad oggi non è cambiato nulla. Ho ritirato la mia firma solo perché avevo individuato un vizio di forma nella mozione, ma ho subito detto che ero pronta a ripresentarla. La situazione è peggiorata. Siamo in ritardo su tutto”. L’altra indipendente Sara Bonura, però, pur sostenendo la nuova sfiducia, chiede che non si facciano altri passi falsi. “Basta prese in giro – ha detto – la sfiducia deve arrivare in aula con le firme necessarie e la sosterrò senza tentennamenti. Licata dica quale partito lo sostiene”.
La “difesa” del sindaco. Messinese ha cercato di smorzare i toni, seppur con enormi difficoltà. “Se c’è qualcuno che si mette a disposizione della città – è intervenuto spiegando la scelta di nominare Giuseppe Licata – è sempre da sostenere. Nel corso del tempo, si può cambiare idea”.