Gela. “Una vergogna!”, così si è anticipatamente conclusa una seduta di consiglio comunale che non ha lasciato nulla d’intentato, perlomeno sul fronte delle polemiche. Uno sfogo reso pubblico dal consigliere Udc Guido Siragusa, dall’esponente del gruppo misto Gioacchino Pellitteri e dallo stesso presidente del consiglio Giuseppe Fava.
Pochi minuti e tutti a casa: non proprio tutti. La scintilla è esplosa a seguito dell’abbandono dell’aula, praticamente di massa, successivo all’approvazione del piano di miglioramento ed efficienza dei servizi di polizia municipale.
Un sì quasi scontato, pronunciato alla presenza di diversi agenti e, soprattutto, del comandante del corpo Giuseppe Montana. L’approvazione ha svuotato letteralmente l’aula: per i pochi rimasti non c’è stato nulla da fare.
“Non è tollerabile – è intervenuto Guido Siragusa – bruciamo soldi pubblici per stare in aula pochi minuti e approvare un atto che fa piacere ai soliti noti. Non si può lavorare in questo modo”.
“Dov’è la novità? – ha chiesto Salvatore Gallo – oramai, in quest’aula gli atti vengono approvati solo alla presenza di pochi consiglieri. Tutto questo fa male alla politica”. Ancora più diretto è stato Gioacchino Pellitteri.
“In quest’aula si lavora sotto condizione – ha attaccato – la vergogna riguarda tutti, assenti e presenti. Purtroppo, si fa sempre di tutta l’erba un unico fascio”. Le bordate non sono mancate neanche dai banchi, decisamente sfogli, della maggioranza.
“E’ necessario un immediato chiarimento – è intervenuto il socialista Piero Lo Nigro – non ci sto a condividere quest’aula con compagni di banco che con la loro condotta mi mettono continuamente a disagio. Perde la città e perde l’intero consiglio comunale”. Il de profundis è stato suonato dal presidente Giuseppe Fava.
“Siamo davanti ad uno stato di cose vergognoso – ha ammesso – dobbiamo trarne le necessarie conseguenze. Questa sera, non siamo riusciti a trattare neanche il piano anticorruzione. E’ una questione che si lega alla coscienza di ognuno di noi ma anche un fatto di valenza politica. Credo che lo stesso primo cittadino debba intervenire”.
Morale della favola: alle 19:30, orario di convocazione della seduta, mancava il numero legale; un’ora dopo, alla presenza del comandante Giuseppe Montana, una nutrita platea ha detto sì al piano di miglioramento ed efficienza dei servizi di polizia municipale; baci e abbracci e in aula sono rimasti, alla chiamata finale, Guido Siragusa, Giuseppe Morselli, Piero Lo Nigro, Vincenzo Cirignotta, Salvatore Gallo, Salvatore Cauchi, Antonino Ventura, Giuseppe Collura, Crocifisso Napolitano, Salvatore Liardo, Gioacchino Pellitteri e il presidente Giuseppe Fava.