Gela. Ha donato dieci carrelli servitori all’unità operativa di Oncologia medica, dove la moglie ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita. Il reparto diretto da Roberto Valenza non ha potuto fare nulla per sottrarre Giovanna Catania dal suo tragico destino.
A causa di un tumore alla mammella, dopo quattro anni di cure, a febbraio il suo cuore ha cessato di battere alla prematura età di 42 anni. Oggi, grazie al marito, Giuseppe Di Vara, titolare della palestra Body art, e ai suoi due giovani figli, il suo nome è tornato a varcare il reparto ospedaliero.
“E’ stato impresso nelle targhette collocate ai dieci carrelli servitori donati all’unità operativa di Oncologia – spiega il coordinatore Sanitario del distretto ospedaliero Cl2, Luciano Fiorella – Il gesto denota un alto senso civico e solidale nei confronti di chi ha condiviso un percorso doloroso come quello della signora Giovanna Catania”.
La consegna dei carrelli è già avvenuta e sono subito stati messi a disposizione dei pazienti oncologici. Sono carrelli multifunzionali, con diverse regolazioni che permettono di utilizzarli in situazioni diverse. “Sicuramente il gesto denota un particolare segno di stima – sostiene l’oncologo Valenza – di certo reciproca, nato con la famiglia durante il lungo periodo di cura”.
Intanto il vedovo Di Vara ha promosso il primo memorial alla memoria della moglie “Giovanna Catania” con lezioni di spinning. L’incontro denominato “Group cycling” prevede anche un convegno sulle patologie tumorali e si terrà il 23 e 24 giugno.