Gela. “Ho scelto Gela pur avendo la possibilità di allenare in serie A femminile perché sono convinto di poter lasciare una traccia”. Francesco Anselmo torna sul luogo del delitto, ovvero al Basket Gela.
Lo hanno voluto fortemente i dirigenti per poter consacrare il loro settore giovanile. Lo hanno definito un maestro, consegnandogli le chiavi della società. E lui ha accettato con entusiasmo. “Qui sono diventato giocatore professionista nel 1973, ed in questa città conservo due dei miei cinque veri amici – ha detto Anselmo – ma soprattutto ho accettato perché il materiale umano è notevole. Credo che in questo momento il Basket Gela abbia il miglior vivaio di tutta l’isola”. I risultati lo dimostrano. Due finali consecutive nazionali e titolo regionale stravinto. “Ci sono almeno cinque ragazzi che sono talenti innati – ammette Anselmo – un sesto, Pellegrino, gioca in serie A. I vari Caiola, Sanfilippo, Dispinzeri, Ventura, Occhipinti, sono atleti che potrebbero fare la fortuna di qualsiasi società. Io lavorerò con i più piccoli, dai 10 anni in su”. Anselmo sarà collaborato da Totò Bernardo, Carmelo Genovese, Angelo Calandra e Oscar Cammilleri. Saranno i suoi angeli custodi a bordo parquet. “Siamo onorati di avere Francesco con noi – ha detto il team manager Totò Bernardo – ci consentirà di crescere come società grazie alla sua grande capacità, umana e professionale”.