Gela. Tutto partì dalla denuncia di un lavoratore, impegnato nel servizio di sosta a pagamento. Una presunta truffa, legata alla sua esclusione dalle attività della Blu Line. Un’accusa che, però, non ha retto. Il giudice delle indagini preliminari ha archiviato, accogliendo le richieste avanzate dai difensori di dirigenti comunali, di vertici della società, che ha gestito il servizio in città, e anche dell’ex sindaco Angelo Fasulo. Non ci sono i presupposti per proseguire nel procedimento, mancando i fondamenti di un’eventuale ipotesi di reato. Alla fine, è stato proprio il lavoratore a ritirare la sua opposizione all’archiviazione, già chiesta dai pm della procura.
L’ha comunicato il legale, l’avvocato Lia Comandatore. Così, si chiude l’indagine che ha coinvolto, tra gli altri, non solo l’ex sindaco Fasulo, ma anche l’ex direttore generale del municipio Renato Mauro, Rocco D’Assenza della Blu Line e dirigenti del municipio come Patrizia Zanone e Salvatore Lombardo. I difensori, in più occasioni, hanno sostenuto l’assenza di qualsiasi presupposto che potesse far ipotizzare un eventuale reato. Una linea accolta dal gip, che ha disposto l’archiviazione.