Gela. Per i funerali di Gloria Ascia, la bambina di due anni, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino, puntualmente ignorato dalla sua giunta e dai commercianti.
La prima avvisaglia si era avuta durante la cerimonia funebre, quando mille persone hanno assistito commossi all’addio della piccola, mentre altri dalle tribune dello stadio Vincenzo Presti seguivano divertiti la partita dell’Atletico Gela prima, ed il derby tra Gela calcio e i cugini del Macchitella, poi. Se in campo hanno osservato un minuto di silenzio, alle mura Timoleontee per un evento patrocinato dal comune e alla presenza dell’assessore Giuseppe Ventura, gli organizzatori hanno improvvisato una dedica. Per ognuno di loro lo show doveva andare avanti e in effetti così è stato, nonostante il lutto cittadino. La decisione ha spaccato l’opinione pubblica, anche perché lo spettacolo ha sortito successo. Tanti altri, invece, sono rimasti a casa e hanno postato su facebook il loro malcontento. Non sono mancate le critiche, soprattutto per il mancato rispetto nei riguardi della famiglia Ascia.
Un interrogativo è sorto spontaneo, cos’è in realtà il lutto cittadino? Di seguito ci limitiamo a riportare la definizione secondo Wikipedia lo descrivono cosi: “E’ il cordoglio della comunità per un lutto di particolare rilevanza. Le ordinanze di lutto sono solitamente accompagnata da alcuni provvedimenti che vanno dall’esposizione a mezz’asta delle bandiere della Repubblica Italiana e della Unione Europea posizionate negli edifici pubblici alla sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche e delle attività lavorative non essenziali”.