Gela. Nuovo confronto nella segreteria dem per gettare le basi del possibile programma elettorale che verrà presentato dal partito locale. Nelle scorse ore, il segretario cittadino Peppe Di Cristina ha radunato i suoi, dopo aver lanciato i tavoli tematici che saranno utilizzati proprio per definire i punti strategici. I dem, questa volta, sanno di non partire favoriti e devono tentare di riconquistare il terreno elettorale perso, sempre che ci riescano. Una delle priorità della prossima piattaforma elettorale è il lavoro, una sorta di chimera nel territorio. Per questo motivo, cercano la sortita sull’accordo di programma, uno dei pezzi forti della giunta Messinese, che stenta però a decollare. A conti fatti, almeno per il momento, sono pochissimi i milioni di euro messi a disposizione dal governo centrale e dalla Regione. Il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano ostentano sicurezza e hanno appena firmato il via libera alla chiusura definitiva dell’accordo. Quali siano le coperture finanziarie pochi lo sanno, soprattutto se si considera la “platea” coinvolta, più di venti comuni (non solo della provincia di Caltanissetta). “Sembra quasi che l’accordo di programma sia una sorta di segreto, gestito solo dall’amministrazione comunale – dice Di Cristina – probabilmente, il sindaco e i suoi assessori non hanno capito che, su questo fronte, non possono esserci primogeniture politiche. Bisogna lavorare per il territorio e non fare proclami, magari da utilizzare per una prossima ricandidatura. Come Pd, abbiamo avuto recenti interlocuzioni con responsabili di Invitalia e miriamo ad avviare il confronto alla Regione, in commissione attività produttive all’Ars. Con il deputato Giuseppe Arancio, siamo già riusciti a interrogare il presidente Nello Musumeci e l’assessore Mimmo Turano. E’ chiaro che non possiamo accettare le mancette, fino ad ora solo promesse dal governo e dalla Regione”.
Un’interrogazione in consiglio comunale. I dem sanno che la vicenda Eni e il netto ridimensionamento delle attività della multinazionale in città sono ombre che li hanno già fatti deragliare alle amministrative di tre anni fa, con la sconfitta dell’ex sindaco Angelo Fasulo. Ora, tentano di mettersi definitivamente alle spalle il passato e non condividono affatto le strategie della giunta. Messinese e Siciliano, a breve, dovranno spiegare in aula proprio quanto sta accadendo nell’intricato iter di un accordo di programma, che attende ancora il capitolo finale. Il gruppo consiliare del Pd, come confermato da Carmelo Orlando che lo guida, presenterà a breve un’interrogazione, chiamando in aula la giunta.
Tutte le volte che di cristina da vita a dichiarazioni di vario genere parla come se fosse sceso dalle nuvole o pensa che tutti i cittadini gelesi siano stupidi. Non dimentichiamo che parla di accordi siglati dal suo partito quando era al governo e che nell ultima tornata gli e costata la debacle. Oggi vorrebbe uscirsene come una verginella