Gela. “Un evento storico”, così l’ha definito l’avvocato Gioacchino Marletta, presidente del locale Consiglio dell’ordine degli avvocati, presentando i massimi vertici del Consiglio nazionale forense, arrivati in città. In un’aula “Moscato” del tribunale piena, con la presenza di decine di avvocati e del presidente del tribunale, il giudice Paolo Fiore, si sono susseguiti gli interventi di Andrea Mascherin (presidente del Consiglio nazionale forense), di Rosa Capria (consigliere segretaria del Consiglio nazionale forense) e di Giuseppe Iacona (consigliere tesoriere del Consiglio nazionale forense). Gli esponenti dell’organismo nazionale dei legali hanno tracciato le linee essenziali di una professione, che il consiglio cerca di tutelare in tutte le sedi.
Un equilibrio, tra diritti e doveri della professione, che Mascherin ha calato subito nella Costituzione, mentre Capria ha sviluppato il tema del diritto di difesa, negli altri sistemi giuridici. I legali, come ripetuto da Marletta, negli ultimi anni sono impegnati in una lotta istituzionale, a difesa del loro ruolo. Dal giusto compenso alla tutela delle donne avvocato, passando per tutti i tentativi, spesso bloccati, di riforma della professione. Al dibattito, hanno partecipato tutti i componenti del locale Consiglio dell’ordine e quelli della Camera penale “Eschilo”, presieduta dall’avvocato Giacomo Ventura, oltre agli avvocati della Camera minorile e di quella civile.
