Gela. Il romeno “abbandonato” in ospedale è morto. Nel reparto di medicina del Vittorio Emanuele è arrivata la conferma del decesso di Francisc Dumitru, 54 anni, indigente di origini romene al centro di un caso la settimana scorsa.
L’uomo attendeva di essere trasferito ad una Rsa ma è morto poche ore fa. La sua storia ha creato imbarazzo e polemiche non solo tra i degenti e semplici cittadini ma anche all’interno dell’ospedale e negli ambienti ecclesiastici. Il cappellano, don Filippo Salerno, aveva inveito contro il personale medico del Pronto soccorso.
Il prete ammise di avere protestato contro i sanitari, mentre spingeva la barella adagiata nei pressi dell’accesso della cappella. Don Filippo raccontò di averlo trovato in una barella tra la sporcizia e sotto gli occhi di chiunque si trovasse a passare e di averlo spostato dopo aver celebrato l’eucarestia. Solo dopo il personale medico si occupò di lui. L’indigente fu dimesso ma si sentì di nuovo male e venne questa volta ricoverato.
I casi di senza tetto che spesso vengono parcheggiati in astanteria non sono rari. E’ un problema che riguarda anche l’assistenza sociale del Comune oltre che i servizi sanitari. Gli ultimi di cui dovrebbero occuparsi tutti, chiese e comunità religiose comprese.
Ma che c’entra, il VATIC-ANUS (profeta dell’abisso) tiene per se tutte le sue ricchezze, ma stiamo scherzando?
Come disse Gesù: le pecore a destra e le capre a sinistra! (Matteo 25:31-46)
Se ne dovrebbero occupare le chiese ? Sconoscono il detto che recita: sono piu’ sacre le mani che aiutano che quelle che pregano
Non solo i senzatetto vengono “parcheggiati” in astanteria………. Soprattutto gli anziani.
Ci sorprendiamo se poi i medici e gli infermieri rischiano il linciaggio da parte dei parenti?
O dobbiamo sempre dire ” A Gela semmu!”. L’ospedale è da riorganizzare, i vertici vanno mandati a casa. Non sanno gestire nulla.
Forse in questo articolo si e trovato il termine giusto in una parola per definire quest ospedale: un parcheggio