Gela. “I ristoratori hanno cancellato i prodotti tipici della cucina locale, riducendo la qualità e la varietà dei menù proposti”. A parlare è Stefano Sanfilippo, esponente dell’Associazione professionale cuochi italiani (Apci) recentemente nominato consigliere nazionale e presidente regionale.
Le sue sono parole pesanti che rischiano di creare una spaccatura tra i ristoratori locali. Il maestro cuoco Sanfilippo condanna la ricerca sfrenata del business nel campo della ristorazione e invoca una migliore organizzazione per portare in tavola, almeno in città, i prodotti della cucina tradizionale. “I menù proposti dai gestori di ristoranti sono tutti uguali, con piccole eccezioni – sottolinea Sanfilippo – Troppo spesso si limitano a proporre i piatti più in voga a discapito anche della qualità oltre che della varietà. Sarebbe opportuno promuovere corsi di formazione per divulgare sia i prodotti agroalimentari del territorio che le ricette ormai dimenticate. Con l’Apci abbiamo intenzione di individuare trattorie e ristoranti del territorio che hanno i requisiti per puntare alla promozione delle pietanze locali, inserendoli anche in una guida turistica. Abbiamo le carte in regola per variare i menu a vantaggio di una vera alimentazione a chilometri zero grazie alle variegate opportunità che offre il nostro territorio”.