Tensione dirigenti-consiglio, Bennici con i funzionari: “Chi li attacca vuole le sedie del potere”

 
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Il dirigente al bilancio Alberto Depetro in aula

Gela. Un attacco ingiustificato, organizzato da chi mira a far cadere la giunta, ma solo per “occupare le sgangherate sedie del potere”. L’indipendente Sandra Bennici si tira fuori dallo scontro che negli ultimi giorni si sta infiammando in municipio, con i dirigenti dell’ente messi in discussione dall’assise civica. “Il braccio di ferro che è in atto ormai da mesi tra la giunta e il consiglio comunale ha creato una situazione di forte attrito e a pagarne le spese è la città, impantanata in un immobilismo mai registrato nel passato – dice – alcuni consiglieri hanno cercato di coinvolgere in questo negativo processo senza fine i dirigenti comunali,
che lavorano con zelo e professionalità. Sembra ormai che la parola d’ordine sia tanto peggio tanto meglio. Sarebbe assai opportuno lasciare fuori da questa diatriba almeno i funzionari e i dirigenti, che reggono la malconcia baracca comunale, privi di mezzi ed oggi anche di risorse umane. Molti sono andati in pensione senza essere sostituiti e altri sono part-time, creando non pochi disagi e lacune alla fragile struttura organizzativa del Comune. Gli attuali dirigenti sono oberati di lavoro ed assolvono ruoli e competenze più onerose di quelle previste ordinariamente”.

Bennici prende le difese politiche soprattutto del dirigente al bilancio Alberto Depetro, che invece viene ritenuto uno dei principali artefici dello scontro in atto con il consiglio comunale. “Fino ad oggi ha saputo evitare il default del Comune, a beneficio di tutti i cittadini. Mi rivolgo al presidente del consiglio comunale – conclude – dissociandomi fin da adesso da chi, in maniera poco opportuna, invoca provvedimenti disciplinari verso chi compie il proprio dovere. Con una mia mozione chiederò che i lavori del consiglio comunale possano tenersi di mattina, durante il normale orario di lavoro dei dipendenti, quando dirigenti e funzionari sono in servizio e tutti nella disponibilità dell’ente. Solo così non si graverà, con ulteriori ore straordinarie, sulle già disastrate casse del Comune per le attività consiliari”.

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