Gela. l’Istituto superiore di sanità e la Regione, con due diversi rapporti, hanno appena tracciato contorni inquietanti sullo stato di salute dei residenti in città (già inserita nell’elenco dei Siti di interesse nazionale). Le percentuali di patologie rimangono superiori alla media. Da anni, inoltre, l’amianto fa sentire tutto il proprio peso, anche di morte, falcidiando decine di lavoratori ed ex operai della fabbrica Eni. Una lista nera, confermata dai dati resi pubblici dall’Osservatorio nazionale amianto.
Stando al report sulle morti bianche dell’Osservatorio, le zone più a rischio dell’isola sono Augusta-Priolo Gargallo, nel siracusano, Gela e la città di Biancavilla, in provincia di Catania, dove sorgono siti industriali di raffinazione. I dati sono stati raccolti su base regionale. Circa 600 decessi per amianto nel 2016 in Sicilia, con 100 casi di mesotelioma per lo stesso anno, ai quali si aggiungono almeno 200 decessi per cancro polmonare.
Meglio morire di cancro che di fame!!
Questo era lo slogan che anni fa le mogli degli operai dell indotto scrivevano sui striscioni!!!
Es ora a distanza di anni i morti di tumore aumentano , ma di fame non muore nessuno!!
Sveglia Gela !! Iniziamo a bonificare tutto!! Sveglia