Gela. Sono state prodotte sentenze e dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. Per i pm della Dda di Caltanissetta, potrebbero avere un ruolo importante nel determinare la presunta responsabilità dell’ex stiddaro Orazio Paolello e di Filippo Gibilras, accusati di aver partecipato all’azione di fuoco che colpì la famiglia Polara, uno degli eventi più cruenti di tutta la guerra di mafia esplosa in città a cavallo tra anni ’80 e ’90. L’obiettivo dei killer era Salvatore Polara, allora braccio destro del boss di cosa nostra Giuseppe “Piddu” Madonia. Insieme a lui, vennero uccisi la moglie e alcuni figli. I difensori degli imputati, gli avvocati Elio Lembati e Maria Brucali, avranno un termine per valutare gli atti prodotti dai pm, che gli è stato concesso dal gup del tribunale di Caltanissetta.
I due imputati hanno già optato per il rito abbreviato. Ad ottobre, sarà il pm a formulare le proprie richieste. Nel giudizio, sono parti civili due figlie dei coniugi uccisi dai killer stiddari, rappresentate dall’avvocato Tiziana Giardina. Le indagini sono state riaperte, dopo decenni da quei fatti e nonostante siano già state emesse sentenze contro altri imputati. I pm della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta hanno approfondito le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia.