Gela. Sospesa l’attività del laboratorio di Otorino del poliambulatorio di via Europa. Il servizio è attivo ma le prenotazioni sono state congelate a data da destinarsi. Il bilancio è disarmante.
In nove giorni sono state effettuate appena 7 visite contro le 150 prestazioni settimanali garantite fino al 12 ottobre, data del trasferimento da via Butera all’attuale sede. L’indice accusatorio è puntato contro i disagi che caratterizzano i nuovi locali del poliambulatorio. Nella piccola stanza di appena 10 metri quadrati non è possibile effettuare l’esame audiometrico per mancanza del relativo macchinario e nemmeno intervenire con i ferri per l’indisponibilità della sterilizzatrice. I tre otorini sono costretti a lavorare nell’unico lavabo a stretto contatto con una presa elettrica. Sulla vicenda il direttore del distretto sanitario, Giuseppe Piva, è intervenuto con parole di denuncia contro il commissario straordinario dell’Asp, Vittorio Virgilio. “Da una verifica si è potuto costatare la veridicità di quanto lamentato dagli specialisti – scrive Piva al manager – La stanza assegnata è di piccole dimensioni e non si presenta idonea all’espletamento dell’attività degli specialisti sia da un punto di vista logistico che di microclima. Manca, inoltre, l’apparecchiatura per effettuare l’esame audiometrico. L’acquisto della stessa era stato deliberato ma ancora non abbiamo gli esiti della deliberazione. Si ritiene opportuno che le prenotazioni e accettazione nonché la riscossione del relativo ticket delle visite dell’otorino vengano effettuate presso il Cup dell’ospedale al fine di evitare disagi all’utenza, tanto più incrementati dalla carenza del personale in forza presso il Poliambulatorio”.
In riferimento alle comunicazioni interne inoltrate al commissario straordinario, Vittorio Virgilio, il direttore Piva pecisa quanto segue: “le comunicazioni non sono altro che normali proposte tendenti a migliorare e razionalizzare un servizio che nella fase di trasferimento dai locali di via Butera a quelli di via Europa ha evidenziato alcune criticità che si stanno appianando e risolvendo con il contributo di tutti: i responsabili dei poliambulatori, gli specialisti coinvolti, la direzione ospedaliera, la direzione del distretto territoriale e il contributo determinante del commissario straordinario”.