Gela. Non ci sono prove che fosse lui uno dei ladri che presero di mira un’abitazione, nella zona di viale Indipendenza. E’ arrivata l’assoluzione per il trentenne Diego Rinella. Il giovane è finito a processo, perché gli investigatori ritennero che ci fosse lui dietro a quel furto. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, però, la difesa, sostenuta dall’avvocato Cristina Alfieri, ha fatto emergere diverse incongruenze. La principale, che ha messo in difficoltà la ricostruzione d’accusa, ha riguardato un fermo che lo stesso Rinella, già sorvegliato speciale, aveva subito proprio nelle stesse ore del furto.
Alcune testimoni hanno confermato che i ladri sarebbero entrati in azione nel tardo pomeriggio, proprio mentre Rinella veniva fermato per accertamenti, a Caposoprano. Per il difensore, quindi, non ci sarebbero state prove certe di un suo coinvolgimento. Il pm Sonia Tramontana, però, ha chiesto la condanna a tre anni e otto mesi di reclusione. Il giudice Lirio Conti, invece, ha accolto la linea difensiva, decidendo per l’assoluzione.
