Gela. Dopo lo strappo maturato in consiglio comunale, quando si è trattato di sostenere la proposta di istituire la commissione di indagine sui rifiuti (atto poi approvato), nel gruppo consiliare del Movimento cinque stelle si cambia. Angelo Amato, che ha platealmente detto no alla commissione di indagine bis, dopo quella di due anni fa, aveva già comunicato l’intenzione di lasciare il ruolo di capogruppo. Gli altri consiglieri pentastellati Simone Morgana, Vincenzo Giudice e Virginia Farruggia, invece, si sono schierati per la nuova commissione, che approfondirà la gestione del servizio rifiuti, nel periodo Messinese-Siciliano. I grillini, intanto, hanno scelto Virginia Farruggia. Sarà il presidente della commissione comunale ambiente e sanità a guidare il gruppo consiliare. E’ stata scelta, sempre in base al principio di rotazione che i grillini hanno adottato, da quando sono entrati all’assise civica. A rotazione, ogni consigliere comunale del movimento ricopre anche l’incarico di capogruppo. Con una mail, è stata ufficializzata la decisione. “Il consigliere Angelo Amato – dice l’altro grillino Vincenzo Giudice – ha deciso di non continuare la sua esperienza da capogruppo. Ne abbiamo preso atto e adesso tocca a Virginia Farruggia, che fino ad ora non aveva mai ricoperto questo ruolo. La posizione di Amato sulla commissione rifiuti? Non credo ci siano problemi particolari. Ha espresso una sua valutazione, diversa dalla nostra. Non c’è altro da aggiungere. Noi abbiamo ribadito che la commissione di indagine sarà utile per fare chiarezza e parteciperemo ai lavori”.
“Avevo già messo a disposizione la mia controrelazione”. Anche Amato è stato informato dell’avvicendamento, tramite mail. “Ho confermato le mie dimissioni da capogruppo – spiega Amato – sono stato informato della scelta ricaduta su Virginia Farruggia. Io, comunque, ribadisco la mia posizione. Sono assolutamente contrario ad una nuova commissione di indagine. Due anni fa, ho messo a disposizione di tutti la mia controrelazione, quella che ho prodotto dopo aver partecipato ai lavori della prima commissione di indagine. Evidentemente, neanche gli esponenti regionali del Movimento cinque stelle hanno ritenuto di doverla prendere in considerazione. Di certo, non ritratto quello che ho già detto in aula e che confermo”. Insomma, nel gruppo consiliare grillino prevale una tregua politica, quasi forzata.