Gela. Ancora tutto fermo, a distanza oramai di sette anni dalla firma del contratto, per i pagamenti destinati alle due aziende che si sono occupate della pavimentazione di piazza Salandra.
Un lungo contenzioso giudiziario, infatti, è sorto fra il gruppo Marrale e l’amministrazione comunale.
Le aziende hanno chiesto, in totale, una cifra di quasi cinquecentomila euro: i giudici, però, hanno riconosciuto il diritto all’ottenimento di circa trecentociquantamila euro. Soldi che, però, difficilmente verranno incassati dagli imprenditori, perlomeno in un breve lasso di tempo. Non è bastata la trasmissione della sentenza agli uffici di Palazzo di Città.
La dirigente del settore territorio Raffaella Galanti, con una propria nota, ha rimandato al mittente la richiesta. In sostanza, l’amministrazione comunale impugnerà la decisione che ha garantito alle imprese il riconoscimento del loro diritto al pagamento.
Sono già stati preparati tutti gli atti necessari all’affidamento di un nuovo incarico legale. Saranno ancora i giudici a dare il loro parere. La contesa fatta di sentenze e carte bollate, quindi, si arricchirà di un nuovo capitolo. Le somme in ballo non sono da poco.
Le imprese rivendicano i pagamenti per lavori già completati da tempo: i dirigenti comunali, invece, non sembrano così convinti. Non a caso, dopo la segnalazione partita dagli uffici del settore affari legali: la dirigente Raffaella Galanti ha detto no alla richiesta fatta pervenire direttamente dall’avvocato Fabio Cipolla, rappresentante in giudizio delle due aziende rimaste in attesa di ottenere i pagamenti.
Oltre al gruppo Marrale, i compensi dovrebbero spettare anche all’azienda agrigentina retta dall’imprenditore Giuseppe Maiorino che partecipò alla gara d’appalto insieme alla società locale.