Padova. Il gravissimo incidente sul lavoro, alle Acciaierie Venete di Padova, si tinge di morte. Non ce l’ha fatta uno dei quattro operai, che lo scorso 13 maggio sono stati quasi travolti da una colata di materiale incandescente. Il quarantenne Sergiu Todita, dipendente moldavo dell’azienda, da anni residente in Italia, era stato ricoverato in condizioni gravissime. Negli scorsi giorni, dopo quasi un mese di agonia, ha cessato di vivere. Aveva ustioni su quasi tutto il corpo. Un altro suo collega è in condizioni gravissime, ricoverato a Padova. Rimane stabile, invece, il quadro clinico del quarantunenne gelese David Di Natale, a sua volta coinvolto nell’incidente e ricoverato a Verona. L’operaio, dipendente di un’azienda che opera per conto di Acciaierie Venete, ha a sua volta riportato gravi ustioni e la frattura di una gamba, ma non è in pericolo di vita. Per Todita, invece, ci sono state gravissime conseguenze dopo quanto accaduto. Lascia la moglie e una figlia.
I magistrati padovani, intanto, proseguono le indagini e, adesso, c’è anche l’accusa di omicidio colposo. Il capannone dove si è verificato l’incidente è stato dissequestrato, mentre i compagni di lavoro dei quattro continuano ad essere solidali e si stanno stringendo intorno alle loro famiglie.
