Gela. Dopo il rinvio a giudizio deciso dal gup del tribunale, devono rispondere alle accuse in dibattimento. Per i pm della procura, due dipendenti regionali, uno in servizio negli uffici distaccati in città, avrebbero simulato delle missioni per ottenere le indennità economiche previste. Missioni che, stando alle contestazioni, non sarebbero state effettuate. Il dibattimento a loro carico si è appena aperto, davanti al giudice Silvia Passanisi. Le verifiche, comprese quelle sulle firme apposte ai registri negli uffici palermitani, sarebbero partite dopo la segnalazione giunta da alcuni colleghi, a loro volta denunciati da uno dei due imputati. Inizialmente, la presunta truffa era stata collegata ad almeno trenta missioni. In realtà, solo un caso è rimasto in piedi e per quello vengono giudicati. Difesi dagli avvocati Riccardo Lana e Giuseppe Gerbino, gli imputati hanno sempre escluso qualsiasi irregolarità nell’effettuazione delle missioni di servizio.
Il giudice Passanisi, prima dell’apertura del dibattimento, ha respinto l’eccezione di incompetenza territoriale, sollevata da uno dei difensori, convinto invece che il giudizio a carico del suo assistito si sarebbe dovuto svolgere davanti ai magistrati di un altro tribunale.