Gela. Il caos rifiuti? L’amministrazione comunale, tra le priorità, ha inserito, nella lunga lista, il contrasto ai trasgressori, a chi conferisce senza regola. Per ora, i numeri non sono certamente incoraggianti. Un primo resoconto l’hanno fatto i consiglieri della commissione bilancio, presieduta da Romina Morselli. Solo 135 multe in oltre cinque mesi e incassi che languono, fermi a poco più di 5 mila euro. E’ stato il comandante della polizia municipale Giuseppe Montana a tracciare un resoconto, dato che proprio i suoi uomini sono incaricati dei controlli e degli accertamenti. “Le forze a disposizione, però, sono esigue – spiega il presidente Morselli – il comandante l’ha precisato nel corso della sua audizione. Nella fascia che va dalle ore 20 alle 22, solo una pattuglia è impegnata lungo tutto il territorio cittadino. Due, invece, nella fascia successiva, quella che va dalle 22 e fino a mezzanotte. E’ chiaro che così i controlli capillari non si possono effettuare”.
I soldi…alla Provincia. Ma non è l’unica nota stonata. Le casse del Comune, infatti, non incamerano i soldi di tutte le sanzioni emesse ai danni dei trasgressori. In realtà, in municipio finiscono solo i soldi dei verbali emessi ai danni degli utenti che non rispettano le fasce di raccolta differenziata. “La Provincia di Caltanissetta – dice ancora Morselli – incassa invece i soldi delle sanzioni elevate nei casi di abbandono indiscriminato dei rifiuti lungo le strade. A questo punto, con un numero di agenti molto limitato, sarebbe necessario un contributo di personale da parte della Provincia. Il Comune non può addossarsi tutte le spese e poi incassare solo una minima parte. Non escludo di chiedere un intervento della prefettura, con il consenso dei colleghi Angelo Amato, Salvatore Sammito e Carmelo Orlando”. Da settimane, ormai, la commissione bilancio ha avviato un vero e proprio focus sulla questione rifiuti ma anche sullo stato finanziario dell’ente, dopo la durissima deliberazione emessa dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti.
La lotta è impari, tra chi deve beccare chi butta i rifiuti per strada e chi deve essere beccato. I vigili debbono seguire una strategia diversa, più in borghese e meno in divisa. Diversa deve essere la tecnologia che supporta i vigili, perché loro debbono essere nelle condizioni di poter dimostrare. Le multe debbono essere belle salate, tra le 300 e 400 Euro, anche se con il rischio di non poterle incassare. Ma eventualmente si possono incassare in maniera diversa, facendo svolgere un lavoro di pubblica utilità per conto del comune, che vuol dire non incasso da questa parte, ma risparmio da altri costi nei servizi. Mi chiedo: cosa se ne fà dei rifiuti indifferenziati che si trovano lungo le strade cittadine? Se si buttano in discarica, oltre che a creare un danno ambientale c’è un danno economico a prescindere, oltre 100 Euro a tonnellata. Non sarebbe più opportuno differenziare prima i rifiuti, e buttare solo quel 20% che non è riciclabile? ( E’ chiaro che anche questo ha un costo, personalmente li coprirei, con l’80% di risparmio della discarica e l’ 80% della produttività.