Gela. Le indagini avviate intorno alla gestione del servizio rifiuti allungano un’ombra inquietante sul municipio. Avvisi di garanzia sono stati notificati anche al sindaco Domenico Messinese e al suo vice Simone Siciliano. Un’escalation che incide soprattutto sulle prossime mosse politiche e a guardarsi intorno sono pure i dem. Gli ultimi sviluppi, inutile nasconderlo, sono all’esame dei vertici del partito e del segretario cittadino Peppe Di Cristina, che solo qualche giorno fa ha voluto riunire la direzione del partito, proprio per fare il punto della situazione e valutare le vicende più spinose (rifiuti e Corte dei Conti). Proprio dai banchi dem, arrivano parole che sembrano far presagire un’accelerazione, magari verso la chiusura anticipata dell’esperienza amministrativa del sindaco Domenico Messinese. “La vicenda rifiuti? Fino ad ora – spiega il consigliere Guido Siragusa – abbiamo assistito ad una serie di mosse da azzeccagarbugli, escogitate dal sindaco. Sicuramente, non risolvono la situazione e non coprono i debiti enormi prodotti da questa giunta. Le parole del vicesindaco Simone Siciliano faccio fatica a comprenderle. Attacca l’ex giunta Fasulo per un presunto errore contabile nel piano economico finanziario di quattro anni fa. Sarebbe questa la causa dei mali della sua giunta e del disastro dei conti? Siciliano è a conoscenza di altre verità su questa vicenda?”. Il dem punta l’attenzione soprattutto sul ruolo del numero due di Messinese. “Il sindaco, davanti anche all’indifendibile, ha sempre sostenuto le scelte di Siciliano – spiega ancora – con quanto sta accadendo, mi pare assurdo continuare a dichiarare che il vicesindaco stia operando bene. Se i magistrati contabili e quelli della procura hanno messo gli occhi sul settore ambiente del Comune, significa che potrebbe non essere gestito bene. Piuttosto che tutelare posizioni personali, come quella del vicesindaco, Messinese farebbe meglio a prendere una decisione che possa salvaguardare l’ente”.
Tre priorità e poi la sfiducia? Siragusa non lo dice espressamente, ma è chiaro che il riferimento è ad un’uscita di scena di Siciliano. I dem, insieme probabilmente ad altri partiti rappresentati all’assise civica, ormai non escludono la carta di un “blitz” politico che possa eventualmente far saltare il banco. La tanto decantata sfiducia, dopo i due precedenti flop, è un asso che nessuno vuole precludersi. “Credo che il consiglio comunale abbia tre priorità – conclude Siragusa – salvaguardare i conti del Comune, con le misure correttive chieste dalla Corte dei Conti, fare chiarezza sulla gestione del servizio rifiuti, lavorando con la commissione di indagine, e poi approvare alcuni regolamenti che possano essere utili agli equilibri finanziari del municipio. Fatto questo, si potrebbe discutere di soluzioni che possano mettere fine, anticipatamente, all’esperienza amministrativa del sindaco Messinese”. Siragusa, tra i consiglieri comunali più vicini al segretario Di Cristina, si sbilancia, forse per la prima volta, e il contropiede dem potrebbe aprire un varco trasversale, mettendo ulteriormente in difficoltà la traballante giunta ter di Messinese.