Il blitz “Agorà”, in appello assolto Nobile: ridotta la condanna a Curvà

 
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Immagine repertorio

Gela. Assolto il ventinovenne Ettore Nobile e ridotta la condanna al trentottenne Carmelo Curvà. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno emesso il loro verdetto, nel giudizio di secondo grado scaturito dall’indagine “Agorà”, che ha consentito agli investigatori di sollevare il velo sulla riorganizzazione del gruppo locale della stidda. Cadono del tutto le accuse mosse contro Nobile. In primo grado, il giovane era stato condannato a nove anni di reclusione. Il difensore di fiducia, l’avvocato Flavio Sinatra, dopo aver impugnato il verdetto sfavorevole, è riuscito a dimostrare l’estraneità ai fatti. Le difese, in secondo grado, hanno ottenuto la riapertura dell’istruttoria dibattimentale, sentendo anche testimoni. Per la difesa, Nobile non ebbe alcun contatto con il gruppo degli stiddari né venne coinvolto nel giro di estorsioni. Una linea che ha convinto i magistrati nisseni e il presidente della corte Maria Grazia Vagliasindi.

Ridotta, invece, la condanna per Carmelo Curvà. I giudici di secondo grado gli hanno imposto sette anni di reclusione. A suo carico, ci sarebbero intercettazioni, finite nell’indagine. Il difensore, l’avvocato Nicoletta Cauchi, ha presentato una serie di elementi a discolpa, puntando sull’esclusione della recidiva. Alla fine, è arrivata una riduzione della pena e la difesa impugnerà il verdetto in Cassazione.

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