Il flop del maxi progetto “Ciliegino”, i grillini: “Si rischia la procedura d’infrazione Ue”

 
0
Il progetto non è mai veramente partito

Gela. Il polo agro-fotovoltaico “Ciliegino”, maxi opera messa in cantiere dalla cooperativa Agroverde ormai cinque anni fa, ma rimasta del tutto incompiuta, potrebbe addirittura far scattare una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Ne sono convinti i consiglieri comunali del Movimento cinque stelle, che per questo motivo chiederanno spiegazioni in aula, al sindaco e ai suoi assessori. I grillini hanno presentato un’interrogazione che verrà discussa alla seduta di martedì prossimo. Procedure di esproprio illegittime, vaste aree oramai compromesse, dopo i primi interventi di sbancamento, e un progetto che sarebbe del tutto difforme al Piano di gestione Natura 2000, già pienamente efficace (tanto da poter far accendere i fari dell’Unione Europea).

Ci sarebbe tutto questo dietro ad un affare che sembrava poter cambiare il volto di una parte dell’economia locale, ma che per ora si è rivelato un mega flop, nonostante gli interessi di molti, come emerso anche dalla recente indagine “Double face”(che vede tra gli indagati anche l’ex presidente dei confindustriali siciliani Antonello Montante). A questo punto, spetterà al sindaco Domenico Messinese e al suo vice Simone Siciliano rispondere. Sono stati proprio loro a seguire l’iter che, nelle ultime settimane, ha visto l’ingresso di un altro potenziale investitore, il gruppo Tozzi Green, che dovrebbe rilevare l’intero progetto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here