Gela. Una mozione della discordia e, nonostante l’orario mattutino di convocazione della seduta: neanche questa volta è stato possibile mantenere il numero legale in aula.
L’opposizione ha deciso di abbandonare in massa dopo il no giunto dai banchi di maggioranza alla mozione presentata da Giuseppe Morselli e sostenuta dai consiglieri Terenziano Di Stefano, Luigi Farruggia e Guido Siragusa. L’esponente del Pid, infatti, ha proposto una serie d’agevolazioni sul piano fiscale in favore di tutte quelle aziende, compresi i piccoli esercenti, pronte ad investire nell’area del centro storico.
Una sproporzione di trattamento, stando ai rappresentanti di maggioranza, che andrebbe a danno di altre aree della città. Per questa ragione, la maggioranza ha chiesto di ritirare la proposta: in attesa di approfondirla ed estenderla ad altri quartieri.
“Questa mozione – ha detto lo stesso Giuseppe Morselli – non vuole avvantaggiare proprio nessuno. Siamo pronti ad accettare anche l’apertura di un tavolo di concertazione. Il ritiro è escluso”.
La mozione, però, non è passata. Al no definitivo giunto dall’aula è seguita l’uscita di tutti i rappresentati d’opposizione. Caduto il numero legale, il presidente Giuseppe Fava ha dovuto sciogliere la riunione.
Non è stato possibile trattare il secondo punto, quello della costituzione di un fondo comunale di solidarietà proposto da Vincenzo Cirignotta.
Ma il disagio sociale vissuto in questi mesi da tanti cittadini ha bussato ugualmente alla porta del consiglio comunale.
Ieri mattina, dopo una colletta tra tutti i presenti, una donna che si era rivolta proprio agli esponenti del civico consesso è riuscita a pagare una bolletta da circa ottanta euro: evitando, così, il taglio della fornitura.