Gela. Tekra e amministrazione comunale smentite dalla Commissione di garanzia sugli scioperi. Domani, si fermano gli operai dell’azienda campana, che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Hanno proclamato la quarta giornata di sciopero, nell’arco di pochi mesi. Retribuzioni che arrivano sempre in ritardo e poca chiarezza anche sui buoni pasto e, più in generale, sul futuro occupazionale. Lo sciopero di domani è stato indetto dalle sigle del settore di Cgil, Cisl e Uil. Adesso, arriva anche il benestare dalla Commissione nazionale di garanzia, alla quale si erano rivolti i manager di Tekra, ritenendo violate le norme in materia e considerando illegittimo lo sciopero. Nelle ultime ore, anche il vicesindaco Simone Siciliano, con una nota ufficiale, ha parlato di “ingiustificata mancata revoca”. “Ci si scusa in anticipo per il disagio arrecato ed immotivato, visti gli impegni assunti dall’amministrazione comunale, nelle sue figure apicali, chiamata dalle organizzazioni sindacali a garanzia degli impegni che l’azienda ha assunto al tavolo prefettizio e all’incontro con l’amministrazione comunale, sul pagamento del saldo degli emolumenti dovuti ai lavoratori per i mesi di marzo, aprile e i buoni pasto maturati nel 2018 – scrive -per come richiesto dalle stesse organizzazioni sindacali che immotivatamente ed in maniera unilaterale, rispetto alle intese con il vice prefetto di Caltanissetta e l’amministrazione comunale, hanno deciso di non rispettare”.
Peccato, però, che la Commissione di garanzia, invece, dica tutto il contrario. “Lo sciopero proclamato il 21 maggio 2018 – si legge nella deliberazione della Commissione – si colloca nello spazio temporale di persistente validità delle medesime procedure preventive”. Per la Commissione, i sindacati hanno rispettato tutti i necessari passaggi, anche nella procedura di raffreddamento, dato che permane il “perdurante inadempimento degli obblighi retributivi da parte del datore di lavoro”. Tutto regolare anche sul fronte del necessario preavviso, garantito sia a Tekra sia all’amministrazione comunale. “Lo sciopero – conclude la decisione – non viola le disposizioni dell’Accordo di settore né gli orientamenti nel tempo espressi da questa commissione”.