Gela. Una lunga sequenza di furti e danneggiamenti che fece partire l’indagine “Praesidium”. Dopo le condanne ai presunti capi, altri undici imputati verranno giudicati dal gup del tribunale. Per gli investigatori, tra le vie del quartiere Sant’Ippolito sarebbe stata organizzata una sorta di base logistica, dove veniva nascosta anche la refurtiva. I pm della procura muovono le loro accuse anche nei confronti di Crocifisso Giaquinta, Andrea Lo Bartolo, Carmelo Martines, Maurizio La Rosa, Giuseppe Di Giacomo, Vincenzo Ingegnoso, Crocifisso Vella, Paolo Fauscina, Salvatore Salafia, Antonio Fusco e Francesco Rolla. L’udienza preliminare nei loro confronti entrerà nel vivo a settembre e non è da escludere che qualcuno tra gli imputati possa decidere per eventuali riti alternativi.
Lo scorso aprile, le condanne del gup arrivarono per Paolo Melilli, Giovanni Canotto, Carmelo Meroni, Maurizio Smorta, Giuseppe Giaquinta e Niculai Cozma. Gli imputati del secondo “filone” processuale sono difesi dagli avvocati Davide Limoncello, Flavio Sinatra, Giusy Ialazzo, Laura Caci e Paolo Testa.
