Il presunto patto mafia-politica a Niscemi, tutti rinviati a giudizio: c’è anche l’ex sindaco La Rosa

 
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Caltanissetta. Per il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta Antonia Leone, reggono le accuse mosse a politici, imprenditori e faccendieri, tutti coinvolti nell’inchiesta “Polis”. Il gup nisseno, come chiesto dal pm della Direzione distrettuale antimafia Luigi Leghissa, ne ha disposto il rinvio a giudizio. Il prossimo 24 ottobre dovranno presentarsi davanti ai giudici del tribunale di Gela. I pm della Dda, i poliziotti della mobile nissena e dei commissariati di Niscemi e Gela, vennero a capo di un presunto patto politico-mafioso che sei anni fa avrebbe portato l’ex sindaco di Niscemi Francesco La Rosa a vincere le amministrative e ad entrare in municipio. A fare da presunto garante alla vittoria elettorale e alla conquista di voti, il boss Giancarlo Giugno, già a processo per gli stessi fatti. Il gup ha disposto il rinvio a giudizio proprio nei confronti dell’ex sindaco La Rosa, adesso consigliere comunale, e di Francesco Spatola, Salvatore Mangione, Francesco Alesci e Giuseppe Mangione. A giudizio vanno anche i gelesi Giuseppe Attardi e Carlo Attardi, padre e figlio.

Il Comune è parte civile. Carlo Attardi entrò a far parte della giunta La Rosa e per gli investigatori sarebbe stato a conoscenza del presunto patto, insieme al padre. Un altro imputato, Salvatore Ficarra, ha invece scelto di essere giudicato con il rito abbreviato e la sua posizione verrà valutata a luglio. I difensori degli imputati, gli avvocati Giuseppe D’Alessandro, Flavio Sinatra, Francesco Spataro, Rocco Di Dio e Gino Ioppolo, nelle loro conclusioni si sono opposti al rinvio a giudizio, cercando di far cadere il nucleo principale delle accuse. Fin dalla fase delle indagini, hanno sempre escluso un presunto interessamento mafioso nella corsa elettorale che condusse La Rosa in municipio. Il rinvio a giudizio di tutti gli imputati, invece, è stato chiesto dall’avvocato Massimo Caristia, costituito parte civile per conto del Comune di Niscemi. Il sindaco Massimiliano Conti ha voluto che l’ente si costituisse, anche per chiedere un risarcimento dei danni. Saranno i giudici del collegio penale del tribunale di Gela a valutare l’intera vicenda.

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