Gela. Sciopero confermato. I sindacati non arretrano e gli operai di Tekra si fermeranno il prossimo 1 giugno. Niente da fare dopo l’incontro di questa mattina, in prefettura a Caltanissetta, chiesto e ottenuto proprio dalle organizzazioni sindacali. C’erano i confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania e c’erano i segretari di categoria Giovanna Caruso, Nicola Calabrese e Mario Stagno. Ai lavoratori mancano il saldo del mese di marzo e lo stipendio di aprile e maggio sta quasi per concludersi. “Bisogna dare uno stop al sistema delle aziende che erogano solo acconti”, dicono i sindacati. Al momento, nonostante la mediazione della prefettura, lo sciopero non è stato revocato. Al tavolo, c’era anche il commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco. Il vicesindaco Simone Siciliano ha annunciato che, domani in municipio, dovrebbe tenersi un incontro con i manager di Tekra, l’azienda campana che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento.
I rifiuti in strada? Colpa del capitolato. Probabilmente, Palazzo di Città potrebbe sbloccare circa 228 mila euro, da versare nelle casse dell’azienda. “I sindacati dei lavoratori non entrano nella dinamica commerciale tra chi gestisce l’appalto, il Comune, e chi lo esegue, ovvero la Tekra – si legge in una nota unitaria – ma ad oggi mancano i diritti dei lavoratori e quindi lo sciopero viene confermato. I sindacati fino al 31 maggio sperano in novità positive, così da revocarlo”. La riunione è servita anche a valutare l’emergenza scoppiata in città, con cumuli ovunque. Il vicesindaco Siciliano avrebbe rimandato le critiche al mittente, sostenendo che i rifiuti in strada sarebbero solo l’effetto dell’originario capitolato d’appalto, ritenuto insufficiente a coprire l’intero servizio.
Anche se faranno questo giorno di sciopero, la città non se ne accorgerà nemmeno. Infatti, nel mio caso, ad andare bene, l’umido viene ritirato solo il sabato. Ciò avviene almeno da due mesi