I “debiti” del Pd, Gulizzi chiede gli atti: Giudice, “e il programma del sindaco?”

 
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Gela. Il Partito Democratico rimane parecchio agitato al suo interno. Dopo il vertice di martedì sera, il consigliere Giacomo Gulizzi ha deciso, ufficialmente, di protocollare una richiesta, indirizzata a tutti i settori di Palazzo di Città, per richiedere ai singoli dirigenti le certificazioni

sui debiti fuori bilancio prodotti dai loro uffici nel periodo compreso tra il 2008 e lo scorso giugno. Chiarezza, quindi, sull’attività che si estende lungo sei anni.
“In questo modo – dice Gulizzi – si potrà capire se vi sia stata effettiva corrispondenza tra le cifre indicate nei bilanci approvati in aula e la mole di debiti generati dai singoli settori comunali. Altrimenti, bisognerebbe pensare che qualcuno abbia scelto di nascondere la documentazione necessaria”. Insomma, i messaggi che arrivano dai magistrati della Corte dei conti continuano a produrre evidenti conseguenze.
Il consigliere Rocco Giudice, invece, si rivolge direttamente al primo cittadino Angelo Fasulo. “Ogni sindaco, dall’elezione diretta – spiega Giudice – presenta un programma. Da uomo del Pd, da consigliere comunale del partito, ho l’obbligo di verificare il programma, la coerenza tra le cose lì scritte e attuate, annunciate e bloccate, e dopo questa oggettiva verifica comprendere se l’attuale sindaco Fasulo del Pd possa o non possa essere riconfermato”.
E il primo cittadino avrà rispettato il programma presentato quasi cinque anni fa agli elettori? “Il Pd ha un sindaco – continua – con il quale confrontarsi dentro il partito e con la città sul programma. Il resto, che va dalla gestione della raccolta rifiuti al rapporto con l’industria di Stato, dai debiti fuori bilancio al progetto Agroverde, comprese le mille ombre che lo circondano, fa parte del “fuori” programma e anche su questo il Pd deve chiarire, riflettere, mettendo al primo ed unico posto gli interessi della città”. Il sindaco è avvertito?

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