I lavori ad un depuratore privato e un operaio in prognosi riservata

 
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Gela. Verranno sentiti anche gli ispettori del lavoro che valutarono le cause di quanto accaduto a due operai, impegnati in una serie di interventi in un impianto di depurazione, nella zona di Roccazzelle. Uno dei lavoratori venne trasferito al nosocomio di Enna, in prognosi riservata, probabilmente anche a causa delle esalazioni respirate. L’incidente si verificò nel giugno di tre anni fa. Davanti al giudice Ersilia Guzzetta, rispondono alle accuse Salvatore Falzone e Sebastiano Migliore, oltre all’azienda per la quale lavoravano i due operai. In aula, è stato sentito uno degli agenti di polizia intervenuti sul posto, dopo l’allarme lanciato.

I lavori venivano effettuati in un impianto di depurazione, collegato ad un complesso abitativo della zona. Le difese, sostenute dagli avvocati Antonio Gagliano, Angelo Licata e Maria Giovanna Oliveri, anche in fase di indagine hanno sempre ribadito l’estraneità ai fatti degli imputati e la regolarità delle procedure adottate per quelle attività. A novembre, toccherà a nuovi testimoni.

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