Gela. Per il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Roma il caso di Esmeralda Santonastaso va valutato con più attenzione. La piccola gelese morì all’ospedale Bambino Gesù di Roma, nel settembre di un anno fa. Si era recata nella struttura sanitaria per accertamenti, successivi al trapianto di midollo osseo, effettuato quasi cento giorni prima. In pochissimo tempo, però, le sue condizioni si sarebbero aggravate, portandola alla morte. Il gip ha ritenuto ammissibile l’opposizione all’archiviazione, presentata dai familiari, rappresentati dall’avvocato Carmelo D’Angeli. Per i pm della procura capitolina, quella morte sarebbe stata causata dalla leucemia che l’aveva colpita e nonostante il trapianto di midollo, i medici non avrebbero potuto fare altro. Per questo motivo, è stata chiesta l’archiviazione dell’indagine. Il legale della famiglia, però, si è opposto, avviando un’attività di indagine difensiva, compresa l’acquisizione di una perizia tecnica di parte.
Il gip valuterà le richieste. Quella morte, stando a quanto emerge, sarebbe stata causata, invece, da un possibile fungo contratto dalla piccola, mentre si trovava nella struttura ospedaliera romana. La questione verrà trattata il prossimo settembre. Il gip, ritenendo ammissibile l’opposizione, ha già fissato un’udienza di discussione.
