Gela. Si complica la strada verso la salvezza per l’Atletico Gela. Un Real Avola cinico passa al Presti, sfruttando le pochissime occasioni da rete create. Sul fronte opposto i giallorossi devono imprecare per diverse palle gol non sfruttate per un calcio di rigore vistoso non concesso nei minuti di recupero per una strattonata su Mezzasalma.
Il pari quantomeno avrebbe rispecchiato l’andamento del match. L’Atletico ha giocato un ottimo primo tempo, fatto di pressing alto e verticalizzazioni. Si è invece smarrito nella ripresa, quando il Real Avola l’ha messa sull’agonismo. Su tutti hanno sicuramente spiccato Novello e Guastella, capaci di scardinare la lenta difesa di casa. Eppure aveva iniziato meglio l’Atletico. Dopo otto minuti tocca a Famà, tutto solo davanti a Caruso, sbagliare un gol facile. Il Real Avola non sta a guardare ed al 20’ su punizione di Guastella, è bravo Camiolo a salvarsi in angolo.
Dopo 26 minuti ospiti in vantaggio con Guastella che trova fuori dai pali il portiere Camiolo, beffato con un tiro non irresistibile da trenta metri. La reazione dell’Atletico Gela è veemente. I giallorossi prima reclamano un calcio di rigore per un fallo di mani in area, poi trovano il pareggio con Mezzasalma.
Allo scadere Venniro sfiora il 2-1 per una disattenzione difensiva ospite: Caruso ci mette una pezza. Nella ripresa l’Atletico Gela attacca a testa bassa ma non crea pericoli. E sono proprio gli ospiti a trovare il gol su un presunto fuori gioco, grazie ancora a Guastella, bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo. Due occasioni nel finale per Venniro ma entrambe le conclusioni sono deboli. C’è poi un secondo reclamo per un calcio di rigore ma per l’arbitro non c’è fallo di mani in barriera. Campanaro prima e Venniro dopo trovano i pugni di Caruso vero baluardo del Real Avola. Ed infine Fiore nel recupero trova la schiena di un avversario. E per chiudere un rigore clamoroso su Mezzasalma ma la terna sorvola.
