Gela. “La situazione in città è molto grave e dopo il pronunciamento della Corte dei Conti non mi sento di escludere nulla”. Si limita a dire questo il segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina, nelle ultime settimane al centro del tentativo di costituire una sorta di patto politico per la città, anche coinvolgendo gli esponenti locali di Forza Italia. Un progetto probabilmente in divenire, che non sembra del tutto ammainato. I dem, però, stanno valutando il da farsi, sapendo che il loro ruolo rimane comunque importante, anche nell’eventualità di una terza mozione di sfiducia. Tra i democratici, che certamente preferirebbero evitare elezioni anticipate (visto il trend sempre più negativo a livello nazionale), non sembrano esserci vere certezze.
I dem aspettano…All’eventuale chiamata di Messinese risponderebbero solo se si trattasse di valutare quelli che chiamano “grandi temi”, dall’accordo di programma ai rifiuti, ma non sono interessati ad essere parte attiva di governi di salute pubblica. Questa mattina, Di Cristina ha avuto brevi colloqui con alcuni consiglieri dem e conta di convocare una riunione di partito. Certo è che forse neanche gli esponenti del Pd si sarebbero aspettati un quadro finanziario tanto allarmante in municipio, nonostante abbiano denunciato più volte le troppe anomalie nella gestione del servizio rifiuti. Di Cristina attende e guarda a quello che sta accadendo in municipio. Di aprire l’ennesimo tentativo di dialogo con il sindaco, però, non se ne parla. Messinese dovrà tirarsi fuori dalle sabbie mobili dei debiti e dell’isolamento politico, senza fare troppo affidamento sui dem.
