Gela. I pesantissimi rilievi mossi dalla Sezione di controllo della Corte dei conti regionale, che ha gettato luci inquietanti sulla gestione finanziaria del Comune, stanno già producendo una serie di reazioni in municipio. Il presidente della commissione bilancio Romina Morselli è subito chiara. “Purtroppo, le anomalie riscontrate dalla Corte dei Conti sono le stesse che, da tempo, abbiamo accertato durante la nostra attività di verifica – spiega – non solo la massa ancora indeterminata di debiti fuori bilancio, ma anche un contenzioso giudiziario che rischia di non avere copertura”. La dem non le manda a dire e solleva un sospetto, che sembra quasi certezza. “Da una decina di giorni – dice ancora – né il sindaco Domenico Messinese né diversi dirigenti rispondono alle nostre convocazioni. Sembra quasi che disertino strategicamente le audizioni in commissione. Adesso, arriva la deliberazione della Corte dei Conti a ribadire quanto da noi sostenuto. In queste condizioni, però, non stiamo riuscendo ad avere un quadro completo della massa debitoria per ogni settore. Avremmo voluto convocare una riunione con tutti i dirigenti dell’ente, ma così diventa quasi impossibile”.
La “batosta” dalla Corte dei Conti. Insomma, sembra che anche i tecnici del municipio si stiano trincerando dietro ad una sorta di silenzio preventivo. I magistrati contabili palermitani, però, sono stati espliciti. Bisogna subito mettere mano a misure correttive, che evitino un rosso profondo e l’incubo del danno erariale. Debiti fuori bilancio, royalties, rifiuti, un contenzioso giudiziario che sembra un pozzo senza fondo. “Cercheremo di riavviare il giro di audizioni – conclude Morselli – sarà importante verificare, da subito, quali misure adottare, anche perché la Corte dei Conti ha già imposto lo stop a spese straordinarie. Insieme ai colleghi Angelo Amato, Salvatore Sammito e Carmelo Orlando, dobbiamo subito adottare soluzioni che possano evitare il peggio. Del resto, la deliberazione della Corte dei Conti è appena stata pubblicata e c’è l’urgenza di attivarsi nuovamente”.
