Gela. Una voragine si è formata sotto la corsia carrabile di accesso al Pronto soccorso. Ha ceduto una vasta sezione della sede asfaltata da dove è possibile scorgere il vuoto creatosi proprio sotto la pavimentazione della camera calda dell’ospedale, sede di transito di veicoli di soccorso e delle ambulanze. Anche una porzione del pavimento sembrerebbe mostrare segni di instabilità. Secondo i bene informati il cedimento della sede stradale sarebbe avvenuto circa due settimane fa. Qualcuno, forse per garantire la sicurezza degli oltre 45mila accessi annui, ha collocato pannelli bianchi che occultano la voragine ma non risolvono la situazione di pericolo. I locali che ospitano il Pronto soccorso, inaugurati da due anni, continuano ad evidenziare carenze strutturali e di aree dedicate, come nel caso del triage destinato a pazienti ambosessi. Erano emersi problemi anche all’impianto idrico sfociati in un allagamento di liquami straboccati dai water. Rimane chiusa, per inadeguatezza dell’ascensore, anche la camera mortuaria. In attesa di un provvedimento le salme vengono trascinate lungo le corsie principali facendosi largo tra i visitatori per raggiungere i vecchi e anacronistici locali.
Quasi a completare lo stato di abbandono in cui versa l’ospedale, l’incuria delle aree verdi a ridosso del Pronto soccorso e i segni di cedimento anche della pensilina di accesso dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. La hall è già interessata da un intervento urgente di consolidamento del soffitto dovuto, con ogni probabilità, dalle infiltrazioni d’acqua provenienti dal terrazzo sovrastante che continua, misteriosamente, ad essere ignorato dall’azione dei muratori.
Perché il sindaco non fa come la Raggi a Roma:
http://www.lercio.it/virginia-raggi-gli-scavi-per-la-metro-c-saranno-affidati-alle-marmotte/
Ormai siamo arrivati alla frutta…