Il Comune non interviene alla “Radice” e la scuola rimuove le siringhe

 
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Gela.  Ci ha pensato un collaboratore scolastico e la preside Rosalba Marchisciana a pulire gli spazi verdi della scuola Albani Roccella, che oltre a contenere rifiuti organici e cartacce nascondevano anche siringhe abbandonate da tossici.  Stanca di scrivere, telefonare, chiamare il Comune, dagli assessori all’Istruzione all’Ambiente e per finire al sindaco, la dirigente ha dovuto prendere una decisione drastica.  

“Abbiamo dovuto comprare  un mezzo a nostre spese per tagliare erba, attivare una polizza speciale per il collaboratore scolastico e chiedere un  intervento straordinario non previsto nel profilo dei bidelli – ha spiegato Rosalba Marchisciana – Sono persone speciali che hanno a cuore i bambini e sostengono un impegno personale della preside.  Non è giusto essere completamente abbandonati dalla amministrazione che risponde con rimbalzo di responsabilità. A noi poco importa se tocca alla Tekra o alla Ghelas. E’ da oltre un anno che sollecito interventi per il nostro verde. Ci sono palme uccise dal punteruolo rosso, erbacce alte che richiedono manutenzione. Ho il dovere di proteggere i bambini.

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