Gela. Un’intesa oltre gli schieramenti, una sorta di laboratorio politico, nel tentativo di strutturare anche un dopo Messinese. I protagonisti di una contromossa che potrebbe avere conseguenze non da poco sugli equilibri politici locali, probabilmente sono quelli che meno ti aspetti. Dem e forzisti insieme, in una fase quasi decisiva per le sorti della giunta ter del sindaco Domenico Messinese. Per ora, dialogano tra di loro, ma sempre con maggiore frequenza. Dietro al “piano”, decisamente inatteso, ci sono soprattutto il segretario dem Peppe Di Cristina, l’ex deputato regionale Pino Federico e il coordinatore forzista Emanuele Maniscalco. Un dialogo iniziato negli ultimi tempi, quando la crisi dell’ennesima giunta Messinese si è manifestata in tutta la sua evidenza, con gli addii di Maurizio Melfa e Fabrizio Morello. Quello tra democratici e azzurri, però, non sarebbe un approccio fine a sé stesso, magari nel tentativo di piazzare qualche nome da mettere in giunta. Di fare da stampella al sindaco proprio non ne vogliono sapere. Eventualmente, sono pronti al dialogo su quelli che definiscono “grandi temi”, i rifiuti, l’accordo di programma e gli investimenti, ma le segreterie già pensano al dopo Messinese.
Il fronte dem-Fi. Potrebbero addirittura calare l’asso nella manica e pensare ad una grande coalizione, pure elettorale. Per ora, non c’è nulla di concreto e tutti si guardano bene dall’uscire allo scoperto, ma i telefoni squillano e gli incontri si susseguono. Qualcuno, tra gli uomini vicini alle due segreterie, già parla di una specie di patto per la città, eventualmente da allargare. Per ora, vogliono dimostrare di avere i numeri e le coperture palermitane e romane, in attesa di capire proprio cosa succederà nella capitale. Proprio le inedite manovre post-voto, potrebbero essere decisive per far cadere anche gli ultimi tabù di schieramento. Non si sbilanciano ma tutti fanno sapere che “nessuno rinuncerà alla propria identità politica”. Mentre il centrodestra cerca di convincere il sindaco, mettendo le mani su un’eventuale giunta di salute pubblica, e con un Messinese che si è detto disponibile al dialogo (chissà se azzererà la giunta rinunciando anche al fedelissimo Simone Siciliano?), dem e forzisti potrebbero spiazzare tutti, aprendo un terzo clamoroso fronte.
Tanto il PD non è più forza di sinistra perfettamente
Combatibile con Forza Italia
ovvero la solita minestra riscaldata
Cari Gelesi alle prossime elezioni occhi aperti e stiamo attenti a chi votiamo, tipo con questi personaggi che conosciamo bene e che ancora si propongono si ritorna indietro do 20 anni