L’omicidio di Carlo Novembrini e dalla compagna, via libera alla restituzione delle salme

 
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L'irruzione di Novembrini nella sala slot ripresa dai sistemi interni di videosorveglianza

Gela. I pm della procura di Bergamo proseguono le indagini, scattate dopo il duplice omicidio di Caravaggio. I colpi sparati dalla pistola del quarantatreenne gelese Maurizio Novembrini hanno ucciso il fratello Carlo e la sua compagna, la quarantenne Maria Rosa Fortini. I magistrati, ad oltre un mese di distanza dai fatti, hanno dato il nullaosta per la restituzione delle salme ai familiari e quindi potranno essere celebrati i funerali. Maurizio Novembrini è entrato in azione all’interno di una sala slot proprio di Caravaggio. Emergono anche i particolari accertati dall’esame autoptico sui corpi. Un primo colpo si sarebbe inceppato, altri due invece hanno raggiunto al petto e alla testa il cinquantunenne Carlo Novembrini e l’ultimo, invece, è toccato alla quarantenne Maria Rosa Fortini (morta per ferite al collo).

Gli spari nella sala slot. Gli inquirenti, però, stanno ancora cercando di inquadrare l’intera vicenda. Sono alla ricerca del movente che ha condotto Maurizio Novembrini ad armarsi e a uccidere il fratello e la compagna. Si starebbe scavando nei rapporti familiari, senza trascurare eventuali interessi economici o di altra natura. Da tempo, i fratelli Novembrini, entrambi con diversi precedenti penali, si erano trasferiti nel nord Italia.

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