Greco poteva provocare una strage, la ricostruzione di una notte di terrore

 
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Gela. Quel ragazzo era stato adottato ad appena quattro mesi. Iolanda Di Natale e Attilio Greco (morto alcuni anni fa) lo avevano considerato un figlio naturale. 

Ed invece Fabio Greco, 38 anni, la scorsa notte non solo ha ucciso la madre e ferito gravemente un brigadiere dei carabinieri, Giuseppe Emmanuello, ma ha pure infierito sul cadavere della donna, arrivando al punto di conficcare degli aghi nella zona orbitale.

E’ stata una scena agghiacciante quella cui hanno assistito i carabinieri della Scientifica. Iolanda Di Natale, 73 anni, aveva il volto massacrato dai colpi inferti continuamente dal figlio, che ha probabilmente usato una statua di una madonnina. Dentro l’appartamento di via Cocchiara, a pochi metri da corso Vittorio Emanuele, sangue dappertutto. Fabio Greco, che aveva un solo precedente per aggressione risalente al 2003, ha massacrato di botte la madre. Alla base contrasti antichi, forse dettati da motivi economici.

Quando sono arrivati i carabinieri ed i vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare una scala esterna perché Greco si era barricato in casa. Ha tentato di accoltellare un pompiere, salvato dal tempestivo intervento di un brigadiere dei carabinieri, ferito al collo ed al braccio. Ne avrà per una ventina di giorni.

Quando è stato arrestato dai carabinieri ha proferito una sola frase. “Voglio parlare solo con il mio avvocato”. Lo farà prima dell’udienza di convalida. Per adesso deve rispondere di omicidio volontario e tentato omicidio. 

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