Gela. Stadio chiuso per due mesi e mezzo. Danno economico per centinaia di migliaia di euro. Il Gela presenta il conto al Comune. Lo farà con una lettera che sarà recapitata al primo cittadino, cui sarà chiesto un risarcimento per i danni procurati dalla chiusura dell’impianto sportivo di via Niscemi.
Va detto che ancora oggi lo stadio non solo è chiuso ma non si hanno certezze sui tempi di riapertura. L’ex assessore Maurizio Melfa si era dannato per consentire interventi immediati ed efficaci. Dopo le sue dimissioni la questione è stata presa in mano dal sindaco stesso ed in parte dall’assessore Mauro. Prima era un problema dei vigili del fuoco che non avevano dato disponibilità alla Commissione di vigilanza, ora è entrato in ballo il Genio Civile, che dopo la rimozione delle ali esterne della copertura della tribuna ha chiesto il certificato antisismico.
Il sindaco sostiene che non essendo stato un intervento strutturale quel certificato non è necessario per cui la querelle rischia di andare avanti per settimane, a meno che non si provveda a produrlo.
In ogni caso va sottolineato che l’attuale dirigenza dovrà produrre nella domanda di iscrizione anche la disponibilità di uno stadio “omologato”. A meno che se ne voglia ricordare solo a ridosso della scadenza dei termini per creare l’emergenza e lo scarica barile. Il Comune non può fare finta di niente. Deve rendere agibile il Presti. Verbalmente il vice presidente Fabio Fargetta ed il sindaco Domenico Messinese hanno mostrato disponibilità al dialogo per trovare soluzioni ma questa lettera di denuncia di danni procurati dalla fine di febbraio ad oggi potrebbe riaccendere gli animi. Ricordiamo che il Gela ha giocato cinque partite lontano dal Presti, delle quali quattro a Licata ed una a San Cataldo. Praticamente le ultime 11 partite i biancazzurri le hanno giocate sempre fuori casa con danni di diversa natura: mancato incasso, sospensione di contratti di sponsorizzazione, maggior costo delle trasferte, risultati sportivi negativi.
Tutti argomenti messi nero su bianco che possono fare saltare il banco e far rivivere ai tifosi l’ennesima estate di angoscia, di cui francamente, tutti farebbero a meno.
La squadra intanto stasera romperà le righe dopo la cena sociale con i dirigenti. Con queste premesse tutto rimane un punto interrogativo. Conferme? Cessioni? Programmazione? Impossibile parlarne.