Gela. Un convegno-dibattito per mettere in luce la rilevanza archeologica del Santuario dell’Alemanna. Saranno illustri relatori, quali la professoressa Salvina Fiorilla e il professore Nuccio Mulè, a parlare di quello che è considerato l’unico santuario extraurbano, probabilmente dedicato a Demetra e Kore, con edifici maestosi, delle origini della devozione e della sua continuità culturale proseguita nei secoli, fino ad arrivare al rinvenimento dell’icona bizantina della Patrona di Gela.
L’evento, “Alemanna. Storia di un santuario”, con ingresso gratuito, si terrà domenica 20 maggio alle 19 presso i locali del museo archeologico regionale di corso Vittorio Emanuele 1 e prevede, di contorno al convegno-dibattito, una esposizione di reperti editi ed inediti curata dal dott. Angelo Mondo.
A fare gli onori di casa Emanuele Turco, presidente del museo, e Livio Aliotta, presidente del comitato pro-santuario Maria santissima d’Alemanna, convinto che “Tra mito e tradizione, il Santuario dell’Alemanna è un luogo dallo straordinario valore archeologico, sociale e religioso che non può essere lasciato nell’indifferenza e da cui, anzi, bisognerebbe ripartire per comprendere l’essenza che identifica la città di Gela”. Il progetto grafico è curato da Marialuisa Di Dio.
Lo dico da secoli che la madonna è la dea pagana venerata con diversi nomi in tutte le antiche civiltà? Iside, Ishtar, Astarte, Diana, Demetra, ecc… e adesso Madonna!
E poi si dicono cristiani… offendendo e provocando Dio ad ira. Peggio per voi mariani.
E mi dissocio TOTALMENTE dalla vostra “essenza [PAGANA] che identifica la città di Gela”!!