Gela. La vera notizia non è l’inquinamento dell’area circostante il torrente Gattano, ma l’assegnazione della bandiera nera di Goletta Verde a Caltaqua, gestore del depuratore di Macchitella. Nella consueta analisi dello stato di salute del mare siciliano la barca ambientalista ha assegnato tre bandiere nere, ed una riguarda la società spagnola.
La motivazione è nota. Nel luglio 2011 dopo i prelievi fatti da Goletta Verde nelle acque prospicienti la foce del torrente Gattano, risultata fortemente inquinata, e la conseguente forte denuncia pubblica, la procura, con il supporto tecnico investigativo della Capitaneria di Porto, ha avviato delle indagini che hanno confermato lo stato di forte inquinamento e accertato il comportamento criminale da parte del gestore del depuratore di Macchitella, la società Caltaqua, che sversava sistematicamente, in orari notturni, circa 180.000 litri al giorno di reflui non adeguatamente depurati. Dopo le prime indagini, la procura ha sequestrato il depuratore incriminato disponendone la gestione giudiziaria. La citazione a giudizio di cinque dirigenti di Caltaqua, tra cui il vice direttore generale ed il responsabile tecnico della società che gestisce il depuratore, è la conseguenza dell’inchiesta. “Il comportamento tenuto dalla società Caltaqua – scrive Goletta verde nella sua relazione – pone, ancora una volta, l’attenzione sulla mala gestione del comparto idrico integrato da parte di società che mettono al primo posto il profitto a scapito della buona gestione e della tutela ambientale”. Le note correlate al prelievo dei biologi di Legambiente riportano la presenza di alghe e rifiuti,ed evidenziano che il cartello con il divieto di balneazione, seppur presente, risulta essere poco visibile ai bagnanti. Tutto questo malgrado durante la conferenza di servizi al Comune è stato ribadito che 200 metri ad est e ovest del torrente Gattano il mare non è balneabile. Le altre analisi invece avrebbero dato esito negativo.
Per gli ambientalisti in Sicilia la depurazione è all’anno zero: otto punti nell’isola sono risultati “fortemente inquinati” ed altri due “inquinati”, secondo quanto emerso dalla fotografia sulla qualità delle acque regionali scattata con il monitoraggio dei biologi di Goletta Verde di Legambiente. Dati che rispecchiano l’ emergenza depurativa regionale, portata due giorni fa alla ribalta dalla condanna dell’Unione Europea all’Italia per inadempienza sulla Direttiva n.271 del 1991 relativa all’adeguamento del trattamento reflui urbani che chiama in causa ben 57 comuni della regione siciliana, il 52% del totale di comuni italiani condannati. Di questi sono ben 27 gli agglomerati siciliani che hanno ricevuto la condanna più grave, in quanto manchevoli di rete fognarie.