Gela. Sarà il giudice Ersilia Guzzetta a valutare la possibilità di messa alla prova, già avanzata dalla difesa di una promotrice finanziaria locale. La donna è accusata di truffa e appropriazione indebita. Nel corso del tempo, avrebbe sottratto a due clienti somme per circa trecentomila euro. Difesa dall’avvocato Raffaela Nastasi, ha scelto di avanzare richiesta di messa alla prova, attraverso lo svolgimento di attività di tipo sociale. Un’istanza comunicata, in aula, anche davanti al giudice. I pm della procura hanno ricostruito molte operazioni bancarie, che sarebbero servite all’imputata per spostare il denaro. I due clienti, che pensavano di poter ottenere fino al sette per cento di interessi dalla gestione del loro patrimonio, si sono invece visti sottrarre quello che avevano risparmiato.
Chiesto un risarcimento da 450 mila euro. Entrambi hanno scelto di costituirsi parti civili, con gli avvocati Giacomo Di Fede e Luigi Brancacci. I pm hanno portato a processo Norma P. L’eventuale ammissione alla messa alla prova, però, sospenderebbe il procedimento, in attesa di verificarne l’esito. Proprio i legali di parte civile hanno comunque chiesto al giudice di considerare l’entità del danno che sarebbe stato subito dai clienti, pronti a chiedere un risarcimento da 450 mila euro ciascuno.