Gela. “Porte non chiuse ma blindate. Non credo che, dopo tutto quello che è accaduto, Messinese ci contatterà. Del resto, il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle l’ha già sfiduciato da tempo”. Angelo Amato, capogruppo grillino all’assise civica, mette subito fine a qualsiasi ipotesi, seppur complicata, di dialogo con il sindaco e la sua giunta. Messinese ha deciso di aprire il dialogo con i partiti. “Alcuni consiglieri, anche nelle ultime settimane – dice ancora Amato – hanno cercato di far passare un messaggio falso. Io non ho mai condiviso le posizioni dell’amministrazione comunale. Anzi, secondo me, proprio il consiglio dovrebbe dare la spinta giusta. A Nettuno, i consiglieri comunali, compresi alcuni esponenti del Movimento cinque stelle, si sono dimessi e hanno messo fine all’esperienza amministrativa del primo cittadino. Io l’ho proposto più volte ma nessuno ha mai avuto il coraggio di dare seguito a scelte di questo tipo. Il sindaco, noi del Movimento cinque stelle, l’abbiamo già sfiduciato. Ma credo che anche il consiglio comunale vada sfiduciato, se non assumerà una posizione forte”. Gela come Nettuno? Al momento, è solo utopia politica, visto che già due mozioni di sfiducia sono saltate e il sindaco si sta guardando intorno, nel tentativo di mettere su una sorta di maggioranza che gli eviti altri due anni di passione.
“Vicende che abbiamo già denunciato”. “Il consiglio non è mai riuscito ad entrare nel vivo delle questioni che interessano veramente la città – conclude Amato – adesso, tutti si sono svegliati e attaccano sui rifiuti. In verità, portano in aula fatti che noi abbiamo denunciato fin dall’inizio, ma non si presentano agli incontri che riguardano i licenziamenti degli operai della Tekra. Invece, tutto tace sulle scelte di Eni e sugli investimenti che non si stanno concretizzando oppure sullo sfascio della Ghelas, iniziato con la gestione di Giuseppe Robilatte”. Il grillino lancia messaggi chiari verso l’opposizione bipartisan al sindaco, ma allo stesso tempo esclude qualsiasi dialogo con Messinese e i suoi. “L’assenza al consiglio comunale monotematico sui rifiuti? Non c’è nessun retroscena – conclude – sono stato colpito da un attacco influenzale e non ero in grado di partecipare”.
Le dimissioni dell intero consiglio sarebbero il minimo per xhi anxora ha un briciolo di dignita e vorrebbe salvare l onore. Ma l attaccamento alla poltrona($) e piu forte di tutto.