Gela. Sono stati sentiti, davanti al giudice dell’udienza preliminare Lirio Conti. Due esperti, consulenti di parte, hanno risposto alle domande del pm Eugenia Belmonte e dei difensori di tecnici ed imprenditori, accusati anche di frode. L’indagine, condotta dai pm della procura, ha riguardato i lavori di realizzazione del palazzo di giustizia. In base alle contestazioni, non sarebbero stati effettuati a norma, almeno rispetto agli interventi strutturali. Infiltrazioni piovane, le coperture inadeguate delle torri e presunte difformità rispetto al progetto originario.
L’indagine sui lavori del tribunale. Le accuse vengono mosse a Luigi Amoroso, Salvatore Cassarino, Manlio Averna, Mario Spina, Giuseppe Cappello, Gaetano Carmantini, e Giovanni Costa. In aula, si sono presentati i tecnici, scelti come consulenti dalla procura e da uno dei difensori degli imputati. Gli accertamenti condotti sui materiali usati e sui lavori eseguiti potrebbero essere decisivi nell’intera ricostruzione. Per i pm, i presunti illeciti avrebbero riguardato anche la fase di collaudo delle opere.
