Gela. C’erano tutti i big di Eni alla presentazione della fase di formazione, in vista dell’avvio della nuova green refinery, fissato per fine anno. I manager della multinazionale hanno incontrato gli operatori e le segreterie provinciali dei chimici di Filctem, Femca, Uiltec e Ugl. Una fase ritenuta propedeutica, prima della partenza dei nuovi impianti per la produzione dei carburanti bio. Un passo mosso dalla multinazionale con il protocollo di intesa del novembre di quattro anni fa. I numeri occupazionali, almeno per il diretto, sono stati confermati. Quattrocento operatori, ai quali si aggiungeranno gli operai dell’indotto, comunque decisamente ridimensionato rispetto al passato. “L’avvio della fase di formazione – dicono i segretari dei chimici di Filctem, Femca e Uiltec – conferma che l’azienda prosegue negli obiettivi che si era fissata. Gli impianti principali della green refinery saranno consegnati entro la fine dell’anno. Un passo fondamentale, dopo i tanti dubbi del passato”.
Il calo di produzione di Enimed. A questo punto, la strategia dei manager del cane a sei zampe è sempre più chiara, una raffineria ridimensionata sul fronte dei numeri occupazionali, ma destinata alla produzione di carburanti alternativi. Rimangono invece ancora da sciogliere le perplessità, anche dei sindacati, sugli investimenti nel settore delle estrazioni. Negli ultimi tempi, più volte è stato denunciato il drastico calo della produzione di Enimed.
Ma lo hanno detto i manager ENI che hanno diminuito ulteriormente il nr dei lavoratori che rimarranno per la green? No Vero? E lo hanno detto che in ENIMED .. li dove hanno scaricato tutti gli esuberi quando nel 2014 ha chiuso la raffineria , chiamano spesso la gente per invitarla ad andare altrove ? Non fatevi ingannare da ciò che ci vogliono far vedere.
Sono tutti fuori e solo questione di tempo 1 2 anni, Eni dalla sicilia se la vuole mollare, preparatevi le valigie per andare chissa dove, solo un miracolo vi potra salvare, saluti a tutti
Gelesi.. state sereni